ZENONE, VESCOVO DI VERONA, SANTO
Secondo il cosidetto Rhytmus Pipinianus o Versus de Verona, composto tra il 781 e l'810, S.Zenone fu l'ottavo Vescovo di Verona: OCTAVUS PASTOR ET CONFESSOR ZENO MARTYR ìNCLITUS. La notizia è confermata dal VELO DI CLASSE del secolo ottavo, in cui la sua immagine si trova insieme a quelle degli altri vescovi veronesi.
Per stabilire la cronologia del suo episcopato e quindi della sua morte, ci soccorre la notizia di Sant'Ambrogio, il quale scrivendo verso il 386 una lettera al vescovo Siagrio di Verona - terzo successore di San Zenone - accenna al nostro santo chiamandolo "SANCTAE MEMORIAE": si può affermare con una certa probabilità che sia morto verso il 372.
Sembra certo che San Zenone non fosse né di Verona né italiano ma provenisse dall'Africa, sia perché uno dei suoi discorsi è dedicato proprio ad ARCADIO, martire di Cesarea marittima durante la persecuzione di Diocleziano, sia perché lo stile dei suoi discorsi, le sue fonti, la sua cultura sono chiaramente appartenenti agli scrittori africani Apuleio, Tertulliano, Cipriano e Lattanzio.
Dagli stessi discorsi di Zenone si possono ricavare preziose notizie sulla sua attività pastorale e sulle sue virtù. Diversi e vari per lunghezza e argomento, trattano con maggior frequenza dell'errore dei FOTINIANI (ARIANI) e quindi precisano la dottrina della trinità, non mancando tuttavia di esortazioni morali. Gran parte di questi discorsi sono dedicati alla liturgia e principalmente ai sacramenti del Battesimo e dell'Eucaristia.
Da essi apprendiamo ancora che San Zenone costruì la prima chiesa a Verona. Alle sue prediche assistevano molti fedeli, in gran parte convertiti dal paganesimo; era molto cauto e prudente nell'ammettere i convertiti al battesimo, che concedeva solo dopo un'accurata preparazione e un serio esame. Sua maggior preoccupazione era quella di istruire e confermare clero e popolo nella fede e nella vita cristiana e non soltanto con la parola ma principalmente con l'esempio delle sue virtù, tra le quali spiccavano l'umiltà, la povertà e la liberalità verso i poveri e i bisognosi.
La più antica notizia di culto prestato a San Zenone è senza dubbio il discorso tenuto in suo onore da Petronio di Bologna, nella prima metà del secolo quinto, proprio nella stessa chiesa in cui era custodito il suo sepolcro. La chiesa sorgeva fuori le mura della città, presso l'Adige e nel 588 vi avvenne un prodigio riferito da San Gregorio Magno: durante uno straripamento dell'Adige, le acque arrivarono fino alle finestre della chiesa ma non vi entrarono, essendosi fermate a formare come un muro davanti alla porta. Questa chiesa oggi non esiste più ma il corpo del santo riposa in un'altra splendida basilica nella quale fu trasferito nell'807. Fino al secolo sedicesimo San Zenone fu venerato come "santo confessore", come risulta da tutte le fonti liturgiche e storiche, nonostante San Gregorio Magno lo dichiari anche martire.
Da Verona, che nel secolo ottavo lo elesse a suo patrono, il culto di San Zenone si propagò celermente e largamente in molte città dell'Italia settentrionale e poi anche in Svizzera, Francia e Baviera.
Il "dies natalis" del Santo è sempre stato celebrato il 12 aprile, sia a Verona che altrove.
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Per la prevenzione dal contagio da Covid 19, si comunica che l’Oratorio San Zenone sarà aperto solo per le attività parrocchiali, di associazioni, comitati o gruppi organizzati, calendarizzate e concordate con i referenti del Noi Oratorio San Zenone. Non sono previste le aperture settimanali del sabato e della domenica pomeriggio. Gli spazi dell’oratorio non potranno essere utilizzati per feste private.
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Ogni primo venerdì del mese, ci incontriamo per l'Adorazione Eucaristica nella chiesa San Zenone, dalle ore 20.30 alle 21.15.
Tema conduttore sono le Udienze di Papa Francesco sui Doni dello Spirito Santo.
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Con la ripresa del catechismo ai bambini,
la Prima Comunione potrà essere celebrata dopo la Pasqua 2021.
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CELEBRAZIONE DELLE SANTE MESSE A FOSSALTA
CONCLUSIONE DELLA PRESENZA DELLE SUORE FRANCESCANE DI CRISTO RE DI FOSSALTA
INTRODUZIONE ALLA S.MESSA DI DOMENICA 30 AGOSTO 2020
SALUTO DELLA PARROCCHIA
ALLA COMUNITA’ DELLE SUORE FRANCESCANE DI CRISTO RE DI VENEZIA
La storia “maestra di vita” ci porta oggi a ripercorrere il lungo cammino della nostra scuola parrocchiale dell’infanzia, con tante vicende e importanti personaggi. In primis emerge la figura di mons. Leonardo Zannier (Parroco a Fossalta dal 1887 al 1935) che, in maniera forte e tra non poche difficoltà, si propose di istituire l’asilo infantile parrocchiale, costruendo l’edificio che tutti conosciamo, attualmente destinato a Oratorio. Il Parroco Zannier scriveva il primo ottobre 1916, in tempo di guerra mondiale: “Con l’aiuto di Dio, domani si aprirà l’asilo infantile posto sotto la protezione di Maria Immacolata e la cristiana educazione delle Terziarie Francescane di Cristo Re di Venezia che custodiranno i bambini dalle 9 del mattino alle 4 del pomeriggio”. Oggi si conclude questa esperienza di vita e di fede per le ragioni che la Superiora Generale ha ben evidenziato nella sua recente lettera inviata al Parroco e ai parrocchiani: Mancanza di forze nuove, l’età che avanza, il numero delle suore che diminuisce e il Covid – 19, con tutto ciò che questa situazione comporta. Scrive ancora la madre generale: “Fossalta è stata la prima comunità che ci ha accolto nel lontano 1916 quando – per la prima volta – siamo uscite da Venezia... quanto bene abbiamo ricevuto e quanto amore abbiamo condiviso, insieme ai bambini e alle famiglie” Un velo di tristezza traspare oggi dai nostri occhi ma il nostro cuore sovrabbonda di gratitudine per tutto il bene che tante generazioni di bambini fossaltesi hanno ricevuto dalle Suore, che si sono succedute per oltre un secolo. E il nostro grazie passa attraverso le tre consorelle che hanno fatto comunità in questo ultimo periodo: Suor Raffaella, Suor Guglielmina e Suor Emma-Pia e attraverso le altre consorelle presenti. In un grande abbraccio virtuale si uniscono – tutti i nostri bambini e bambine del nido e della materna, con i genitori, il personale insegnante e ausiliario che attendono il 14 settembre per ritrovarsi insieme. Il futuro di questa nostra scuola rimanga saldo nei nostri cuori e nelle nostre forze, fidando nel sostegno morale di Dio ma anche nell’aiuto dell’amministrazione comunale, sempre sensibile in modo concreto e oggi rappresentata - in questa chiesa - dal Sindaco e da altri amministratori comunali.
Qui di seguito la comunicazione da parte della Madre Superiora dell'ordine.
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