sanbernardino frattaLa chiesa dedicata a San Bernardino sappiamo sorgere in quel luogo fin dal XV secolo. Il primo documento che cita la chiesa risale infatti al 1487, e testimonia la difficile convivenza religiosa nella località tra le parrocchie di Teglio e Fossalta, con la richiesta formale da parte del feudatario del luogo, Giacomo Giorgio di Valvasone, di erigere una chiesa ed una casa per un sacerdote che avesse fissa dimora in Fratta.

Radicalmente ristrutturata negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, recentemente restaurata, la chiesa conserva al suo interno l'altare marmoreo del XVIII secolo e due statue lignee, una delle quali opera dello scultore Giuseppe Scalambrin. Nella facciata si può notare il rosone disegnato dall'artista Dinetto.

Uscendo dalla chiesa e imboccando a destra la strada provinciale n. 73 in direzione di Portogruaro si giunge, dopo una breve passeggiata, al sacello dedicato a Santa Sabida, una santa mai esistita nell'agiografia ufficiale ma legata all'antico culto ebraico del sabato. Al suo interno si possono ammirare l'affresco centrale raffigurante la santa, e i due laterali con Sant'Antonio con il Bambino da una parte e San Zenone vescovo (o San Biagio) dall'altra; recentemente restaurati, essi possono essere datati al XVII secolo.