sanurbano sacilatoIl piccolo sacello ottagonale di Sacilato, dedicato S.Urbano papa e martire, fu eretto nel 1902 su un precedente oratorio del quale non è pervenuta nessuna notizia storica. Incaricato del progetto e dell'esecuzione dei lavori fu il muratore Ferdinando Biasutti al quale l'apposita società costituita dagli abitanti del luogo per raccogliere i fondi necessari, pagò trecento lire. Il Biasutti fu coadiuvato da Pietro Buranello, mentre Agostino Perosa adattò un piccolo altare assemblato con materiali traslati dalla vecchia parrocchiale di San Zenone di Fossalta. Appoggiata alla mensa è conservata una grande pala d'inizio secolo con l'effige di Sant'Urbano papa e martire, opera della bottega di Giovanni Costantini, presso la quale in quegli anni lavorava il giovane scultore fossaltese Giuseppe Scalambrin nato proprio in Sacilato nel 1886.